Ho promesso una casa a ciascuno
Uno spettacolo teatrale su don Bepo
Domenica 6 ottobre 2024 presso la chiesa del Villaggio degli Sposi ore 18.00
DON BEPO VAVASSORI
Don Giuseppe Vavassori, per tutti don Bepo, è una delle figure più amate in terra bergamasca. Un uomo che ha coraggiosamente dedicato l’intera esistenza all’abbraccio con l’altro, dove l’altro è sempre stato l’ultimo, il povero, il misero, il dimenticato. La straordinaria storia di don Bepo ha inizio negli anni ’20 del secolo scorso con la nascita del Patronato San Vincenzo, un’istituzione che accoglie bambini e giovani dandogli una casa, una famiglia e un lavoro. Attraversando due guerre mondiali, numerosi conflitti sociali ed economici l’Italia cresceva e le schiere di coloro che rimanevano ai margini aumentavano sempre più. Don Bepo è andato loro incontro abbracciandoli e aprendogli le porte della sua famiglia, della sua casa. Nell’arco di sessanta e più anni, oltre cinquatamila ragazzi hanno conosciuto questo uomo premuroso, arguto e intelligente. Un uomo tenace, determinato ma ricco di buonsenso e di amore sconfinato. Due sono le
costanti nella storia di don Bepo che hanno tratteggiato indelebilmente il suo cammino: da una parte il bisogno, la capacità di riconoscerlo, accoglierlo e riempirlo e dall’altra una sconfinata fiducia nella Provvidenza.
LE BIOGRAFIE
Interprete di un percorso artistico articolato, Alberto Salvi è attore, regista e autore, nonché interprete di svariati progetti di pedagogia teatrale. La sua formazione si è approfondita negli anni negli incontri con numerosi artisti, da Cesare Ronconi e Danio Manfredini, sino a Alfonso Santagata e Antonella Talamonti. Nel 2009 firma la sua prima regia, Föch che è premio della giuria ai Teatri del Sacro 2009 | ETI | CEI. Nel 2010 con il progetto triennale La Mansión si aggiudica il bando di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia per le Residenze teatrali. Nel 2013 con Ha vinto Hitler è premio Next 2013 sempre di Regione Lombardia. Sempre nel 2013 debutta con La Maria Stórta, primo capitolo della trilogia dedicata al sacro popolare I tre sacrosanti lamenti. Nel giugno del 2015 vince, per la seconda volta, il premio della giuria al Festival “I Teatri del Sacro” con il suo nuovo lavoro Delirium Betlem ovvero i Re Marci, secondo de I tre sacrosanti lamenti.
Luigi Suardi inizia a suonare all’età di otto anni. Studia poi Direzione d’Orchestra presso l’associazione ABBM sviluppando anche concetti legati all’orchestrazione e la gestione di organici musicali in preparazione a concerti. Negli anni approfondisce i propri studi musicali, in particolar modo l’attenzione si sposta sulla chitarra elettrica. La formazione prosegue con una Laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione Musicale presso l’Università degli studi di Milano (con insegnamenti nell’ambito della Fenomenologia, della Pedagogia, dell’Editoria, dell’Informatica e dell’Economia musicale) e continua anche all’esterno dell’Università presso scuole di Musica Moderna del milanese seguendo corsi di Strumento, Composizione, Arrangiamento ed Improvvisazione; è questo il periodo in cui il genere musicale oggetto di studio è il Jazz e tutta la musica di derivazione Afroamericana (Soul, Blues, Funk). La conoscenza di questo linguaggio musicale si rafforza anche grazie a seminari cui partecipa con personaggi quali Marcus
Miller, Bobby Previte, John Riley, Ralph Alessi, Mat Mitchell, Tom Rainey, Drew Gress, Franco D’andrea, Tino Tracanna, Giovanni Tommaso e Biagio Coppa.
www.albertosalvi.it